domenica 28 novembre 2010

SACCO alla borsa mediterranea del turismo archeologico di Paestum – di Lucia Cariello

Il 2010 è sicuramente un anno da ricordare per la splendida anche se esigua comunità sacchese, è l’anno della rivalsa della presa di coscienza delle proprie possibilità, del capire che al pari di altri splendidi borghi cilentani anche il nostro deve e può fare turismo. Tutto questo e molto più è stato evidenziato all’interno della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum, evento internazionale a cui Sacco, devo dire degnamente, prende parte presentando all’intero mondo un patrimonio storico archeologico ambientale senza eguali.

I “Miti del Cilento, Sacco” è questo il “file rouge” dell’intera presentazione diretta dalla dott.ssa Lucia Cariello (nella foto) in sinergia con le sue colleghe, la dott.ssa Carla Nizzolino e Raffaella De Maio membri dell’Associazione culturale AMT (Arte, Musei, Territorio). Sacco ospite del comune di Capaccio – Paestum in una splendida architettura ha maturato una interessante sinergia incarnata da una promozione a tutto tondo del territorio Cilento con lo sviluppo di prodotti enogastronomici unici nel mondo e promossi patrimonio dell’umanità, contestualmente noi ponevamo l’accento su uno dei borghi più spettacolari dell’intero Cilento. La collaborazione è stata totale interessante ed altamente fruttuosa tanto che in breve tempo la nostra postazione è divenuta meta obbligata dei visitatori dove in un clima di allegria e totale accoglienza l’ospite si sentiva completamente a suo agio, rapito ed inebriato da aromi sapori e gusti mai provati e stupito da paesaggi incantati, il tutto in totale armonia. Sacco, mito del Cilento, Sacco parla del Cilento non rappresentano meri slogan pubblicitari ma riassumono quanto in realtà il paese rappresenta e quanto ancora potrebbe rappresentare non solo per se stesso ma anche, e forse soprattutto, per il turista che visitandolo ammira uniti come in un solo essere storia archeologia ed incontaminata natura, il tutto coronato da una popolazione che attende di essere scoperta rivalutata riconosciuta, insomma Sacco aspetta di essere annoverato nelle lista dei grandi centri turistici cilentani ed il passo compiuto con la sua partecipazione alla Borsa di Paestum appare sicuramente fondamentale anche se ancora lunga è la strada che ci attende.
A tutti buon lavoro.

domenica 14 novembre 2010

AMT e Sacco alla Borsa Archeologica di Paestum



Anche quest’anno si ripete l’evento pestano della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico però con una importante novità l’ingresso a pieno titolo di un piccolo ma incantato borgo cilentano: Sacco.
Splendido scrigno d’arte custode silenzioso ma attento di autentici gioielli di storia, arte, archeologia ed incontaminata natura conserva intatto le vestigia di un passato forse mai completamente dimenticato sperando in un cenno di interesse di chi dovrebbe rendersi conto di trovarsi di fronte ad un vero “unicum” nel Cilento in considerazione delle evidenze storiche e paesaggistiche presenti sul luogo. In virtù di tali bellezze e presa coscienza della necessità di renderle note al grande pubblico l’associazione AMT (Arte, Musei e Territorio) in collaborazione con il comune di Sacco nella persona dell’acuto vicesindaco Franco Latempa ha ritenuto opportuno promuovere tali bellezze comprendendo intelligentemente che oramai la fruizione turistica è la strada maestra attraverso la quale ogni angolo di questa meravigliosa terra potrà sopravvivere.
Il suo motto è “conoscere per operare” e conoscenza, valorizzazione e fruizione sono le pietre miliari attraverso le quali muoversi affinché questi angoli di paradiso possano emergere dal sommerso ed essere goduti nella loro interezza come autentici patrimoni. L’AMT considera il Cilento un punto d’orgoglio del turismo italiano in particolare punta al rilancio del Cilento interno purtroppo non appieno valorizzato ma al contrario trascurato, messo all’angolo, forse non compreso ed il rilancio di una perla quale Sacco attraverso la sua partecipazione ad un evento di portata internazionale quale è la Borsa di Paestum rappresenta una sorta di apripista, un invito alla conoscenza alla bellezza e alla suggestione insomma un invito alla scoperta di un luogo misconosciuto ma che urla per essere ascoltato, compreso, valorizzato ed amato.

di Lucia Cariello (tratto da www.giornaledelturismo.it)